Aprile 19, 2024
Moda come estro, creatività e intuito Alessandra Giulivo presidente della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer

Moda come estro, creatività e intuito Alessandra Giulivo presidente della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer

Come cambia la moda? Lo chiediamo ad Alessandra Giulivo, presidente della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer e punto di riferimento in Calabria e, non solo,  per i giovani stilisti.

Ciao Alessandra Presentati ad AF
Ciao a tutti, sono una giornalista, laureata in scienze dello spettacolo e della comunicazione multimediale. Dopo una parentesi come modella che mi ha portata a sfilare per grandi nomi del Made in Italy ed alcune esperienze televisive per la Rai, ho intrapreso la carriera di presentatrice, conduttrice televisiva, ed annovero, anche, esperienze nella comunicazione, pianificazione, organizzazione e gestione di progetti ed eventi. In questi anni, ho avuto la fortuna di presentare tantissimi   programmi, talkshow e manifestazioni un pò in tutta Italia. Nel 2017 ho ideato e condotto sul web  il Format “FashionLab” e successivamente quest’anno è partito il format CreationTV che racconta in modo fresco e dinamico il Made in Italy in diversi settori.  Da quattro anni , con grandissimo onore ricopro il ruolo di Presidente della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer.

Cos’ è per te la moda?
La moda è estro, creatività, intuito ma anche organizzazione, strategia, management. Tutte queste componenti, apparentemente contrastanti, devono convivere ed amalgamarsi per assicurare il successo di un’idea imprenditoriale. Il mondo della moda vive di tendenze e gusti che cambiano nel giro di una stagione. Quando parliamo di moda il nostro pensiero non deve essere rivolto soltanto al défilé o agli eventi, perché la moda rappresenta anche un fattore sociale, ambientale ed economico che riesce ad unire mondi differenti tra loro, quali la creatività e il consumo. La moda è un processo costante di innovazione e cambia velocemente con ritmi rapidissimi. Sappiamo tutti che la moda italiana ha sempre avuto un’ importanza più rilevante , non solo per il lavoro svolto dai nostri grandi stiliti ma proprio per la qualità e la preziosità delle manifatture. Come in tutte i campi, il futuro siamo noi giovani. E’ bene dunque assicurarsi che questo senso di artigianalità, di vera e propria ”arte manifatturiera”’ non venga perduto. Ho sempre creduto che la moda sia non solo una leva fondamentale per lo sviluppo del territorio ma anche un grande elemento di attrattività. Bisogna investire nella valorizzazione dei giovani talenti e legare artigianato e cultura, tradizione e innovazione. La moda è un volano produttivo incredibile e può rappresentare una risorsa per la disoccupazione giovanile.

Parlaci della tua esperienza come presidente della Camera Nazionale dei Giovani Fashion Designer.
Quattro anni fa ho accettato l’incarico di presidente della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer, spinta dalla passione che nutro per la moda, per la cultura e per l’arte. In questo scenario la Camera Nazionale Giovani Fashion Designer gioca un ruolo fondamentale. Come obiettivo principale ho voluto portare un messaggio concreto, stimolante, innovativo ed altamente qualitativo, capace di catalizzare attenzioni nazionali ed internazionali. Un programma a cui credo molto e che mi appassiona, con argomenti che vanno dalla valorizzazione delle radici culturali e storiche alla sperimentazione di nuovi percorsi creativi, dalla formazione dei giovani alle forti potenzialità dei connubi tra moda, cinema, arte e cultura. Oltre a questi, è necessario creare, sempre, delle sinergie tra i principali soggetti se si vuole arrivare a nuovi e tangibili risultati. Quello che mi piace sottolineare è che la Camera Nazionale Giovani Fashion Designer non riguardi solo la moda ma si estenda alle realtà collaterali e come l’attenzione ai giovani non si limiti strettamente all’ambito creativo dell’abbigliamento ma si estenda alle iniziative indipendenti legate a questo settore, creando tutta una serie di eventi che consentono alla Camera di confermarsi uno spazio creativo, di accoglienza. La Camera Nazionale Giovani Fashion Designer  è nata per promuovere e valorizzare i talenti emergenti della classe creativa, dando vita ad iniziative, workshop ed eventi che tengano conto della nuova generazione, offrendo possibilità di confronto, formazione, crescita professionale e visibilità, poiché il proprio motto è: New Generation”. E’ importante investire nella valorizzazione dei giovani talenti e legare artigianato e cultura, tradizione e innovazione. Solo con il rafforzamento dell’impegno nell’epoca attuale, infatti, è possibile favorire ed auspicare la crescita delle future generazioni. Il progetto nasce dall’idea di ampliare l’osmosi  tra il mondo della moda e dell’ arte. Il progetto vuole, quindi, essere un trampolino di lancio per promuovere  i giovani stilisti, dando loro la possibilità di farsi conoscere e di confrontarsi  entrando in contatto con il panorama del design Made in Italy. Dunque un’idea vincente che vuole aiutare a concretizzare i sogni dei tanti giovani creativi, contribuendo a sostenere la produttività calabrese ed italiana. L’International Fashion Week, che ogni anno organizziamo a Reggio Calabria,  rappresenta la punta di diamante della CNGFD, un evento oramai molto atteso, di grande risonanza, grazie anche alla sinergia che si è venuta a creare con gli stilisti, le accademie di moda, le associazioni di categoria e tutti coloro che credono in noi. Una rete che permette di realizzare un evento di grande spessore che dia risalto alla nostra città ed alle eccellenze e persone coinvolte. Purtroppo a causa della pandemia non abbiamo potuto realizzare la quinta edizione dell’evento perché eravamo in pieno lock-down ma la macchina organizzativa si sta mettendo in moto per ripartire. Reggio Calabria  ha accolto l’alta moda con successo. Il nostro obiettivo è far diventare Reggio la capitale della moda per le giovani generazioni. Diversi sono gli stilisti che giungono da ogni parte d’Italia e del mondo ai quali si uniscono i fashion designer calabresi. Parliamo di cinque giornate che abbracciano la moda e l’arte in tutte le sue sfaccettature con sfilate, shooting, mostre, premi, eventi collaterali presentazioni di libri e workshop. Eccellenze Internazionali e del Made In Italy, Fashion Designer ed Accademie di Moda sono  i contenitori in cui vengono divise le sfilate di Alta Moda che si svolgono presso l’incantevole salone Foyer del teatro Francesco Cilea, creando molteplici occasioni di incontro tra le storiche realtà italiane della moda e le nuove realtà produttive e creative internazionali. Durante le due giornate di sfilate, inoltre, viene consegnato il prestigioso premio Golden Muse Award a tutte quelle personalità che per alti meriti si sono contraddistinte nel mondo della moda, dell’imprenditoria e dell’arte.

Hai ricevuto diversi premi e riconoscimenti. Quanto pensi sia importante parlare di moda in Calabria.
Penso sia importantissimo parlarne ed è quello che sto facendo io da diversi anni. Recentemente sono stata insignita di due  premi nazionali per il settore moda, come eccellenza calabrese : “Gran Galà della Cultura” nel 2019  e “Premio Elmo” nel mese di Novembre 2020. Sicuramente questi riconoscimenti conferiscono un valore aggiunto al mio percorso professionale, fatto di tanti sacrifici ma che percorro sempre  con grande determinazione e passione e, poi, hanno un sapore ancora più dolce perché mi sono stati assegnati nella mia terra.

Da poco sei stata nominata Responsabile per la provincia di Reggio Calabria delle Pari Opportunità e del settore Moda nel partito di “Cambiamo la Calabria con Toti” come ti senti al riguardo e quali obiettivi ti sei prefissata?
Ringrazio il coordinatore provinciale Saverio Anghelone per le nomine conferitemi e per la fiducia riposta in me. E’ stata una chiamata inaspettata ed improvvisa che mi ha inorgoglita poiché rende onore all’operato portato avanti in questi anni con difficoltà  ma con il raggiungimento di tante soddisfazioni. Ho accettato con grande fermezza ed entusiasmo, anche perché tanti anni fa ho deciso di rientrare da Milano in Calabria una scelta di cuore e di servizio fortemente voluta e dettata dal legame profondo che ho con la  mia città, per investire sul mio territorio e per metterne al servizio tutta la mia professionalità e la mia esperienza.  Mi fa molto piacere, quindi, far parte della squadra, poichè condivido i principi cardini su cui si basa per un’Italia in crescita. Una società nella quale ogni cittadino possa esprimere se stesso e contribuire, forte del bagaglio del passato, alla costruzione del futuro. Continuerò, quindi, a portare avanti i miei obiettivi principali facendo rete con tutti i principali soggetti per realizzare risultati concreti.

Per il settore delle pari opportunità bisognerà diffondere ancora di più la cultura di parità, nonché la prevenzione, con un sguardo attento al contrasto degli stereotipi di genere, alla promozione del rispetto delle differenze, dell’uguaglianza, attraverso atti di sensibilizzazione e di formazione su pari opportunità e contrasto alle violenze di genere. La famiglia e le relazioni sono le reti sociali su cui bisognerà ancora di più investire  ed andranno sicuramente rafforzate le attività educative a sostegno dei più piccoli e dei giovani. Per il settore moda un ruolo importante è giocato dai fondi del Recovery Found, è importante che una parte  venga destinata alla moda. Il settore  ha subito un grave contraccolpo. E gli effetti sono ancora in atto.  Secondo i dati riportati il 2020 si è chiuso con un calo del 27-30% rispetto al 2019, il che vuol dire 27 miliardi in meno su un fatturato che si aggirava intorno ai 100 miliardi di euro. Si dovrà puntare anche su tre fattori: sostenibilità, digitalizzazione e formazione. Inoltre, proseguirò a portare sempre di più la moda in Calabria, con un occhio di riguardo naturalmente per la provincia di Reggio Calabria.

Com’ è cambiato il modo di fare moda con il Covid19?
Innanzitutto, l’emergenza che stiamo vivendo ha stravolto le sfilate, che si sono dovute trasformare e sono diventate eventi in streaming a porte chiuse.  La Milano Digital Fashion Week  organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana è stata un successo enorme: le  sfilate sono state seguite in tutto il mondo, a dimostrazione che la moda può arrivare davvero a tutti. A causa della pandemia, i negozi in maniera altalenante sono rimasti  chiusi, per come previsto dai diversi decreti emanati da Conte e le vendite si sono ridotte. L’e-commerce, il cosiddetto shopping online, ha fatto e sta facendo registrare numeri positivi nelle vendite, garantendo la sussistenza di un giro minimo d’affari per le imprese attive nelle vendite online, è stato uno dei principali fattori di resistenza del settore, ma, allo stesso tempo, è uno dei principali fattori di rischio per l’occupazione retail.  Inoltre, la pandemia ha evidenziato un’ulteriore criticità che già esisteva nel mondo della moda, ovvero la sfrenata produzione di nuove collezioni. Ogni anno si fanno troppe collezioni e si realizzano troppi capi rispetto all’effettiva richiesta. Tutto ciò ha un impatto ambientale e sociale enorme, soprattutto in quelle aree dell’Asia dove è concentrata la gran parte della produzione mondiale. Quindi la parola d’ordine è rallentamento. I giovani fashion designer,  in momenti come quello che stiamo vivendo, sono quelli che vanno maggiormente tutelati e supportati ed il tema della sostenibilità,  ovvero rendere più sostenibile il sistema moda, è uno dei punti su cui l’intero Fashion system sta cercando di far leva.

Quali sono i prossimi obiettivi .
Come ho detto prima Il Recovery Fund rappresenta certamente un’opportunità unica per gli italiani e per le  imprese ma solo a patto che le istituzioni dimostrino di saper “spendere bene” le risorse disponibili.  Gli italiani in questa partita del Recovery Fund si giocano la possibilità unica di vedere le proprie aziende rimanere e/o diventare competitive nel nuovo contesto di mercato, grazie agli investimenti assegnati per la costruzione di infrastrutture, per la trasformazione digitale e per il sostegno alle attività in ottica di economia circolare e sostenibilità. 

Che futuro ci attende?
Sicuramente il periodo che stiamo vivendo richiede maturità, grande senso di responsabilità ma anche il coraggio di guardare al futuro come un’opportunità e non come una minaccia.

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